Storia del villaggio

Per lo studioso P. Orsi Favrio deriva dal gentilizio romano Fabrius, nel senso che un possessore d’epoca romana avrebbe lasciato poi il suo nome alla villa da lui fondata o denominata.
Studi più recenti fanno risalire il toponimo invece al periodo longobardo, da Fara o quadra rurale coltivata o occupata da una tribù o un gruppo di famiglie parentali.
Nel 1218 l’importante documento giudicariese “Feuda, alodia, decime, ficta” emanato dal signore di Castel Stenico Pellegrino, luogotenente del vescovo Wanga, per manifestare i diritti e la potestà su beni e uomini del territorio judicariense, riporta due toponimi, Flaveium e Favrium; di Fiavé è Cavucius, uomo appartenente al vescovo, di Favrio è un appezzamento di terra che costituisce un allodio, proprietà di diretto dominio locale.

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