Il caseificio sociale

Autore: Arrigo Franceschi

Alla fine del 1800 sorsero, nel territorio dell’attuale Comune, quattro caseifici turnari, precisamente a Fiavé, Favrio, Stumiaga e Ballino.

In un locale dotato della necessaria attrezzatura (focolare, caldaia in rame ecc..), in origine di proprietà privata, in seguito di proprietari frazionale, veniva due volte al giorno conferito il latte di tutti i produttori ed a turno, con cadenza dipendente dalla quantità di latte prodotta, ogni famiglia provvedeva alla lavorazione del latte stesso, portandosi a casa il burro ed il formaggio della giornata.

I prodotti erano, per la quasi totalità, destinati all’autoconsumo: il formaggio veniva stagionato, il burro, per poter essere conservato, veniva cotto. Dopo la prima guerra mondiale compare la figura del “casaro” che provvedeva alla lavorazione del latte i cui prodotti erano comunque a turno di ogni famiglia che, il giorno della “caserada” doveva fornire la legna necessaria per produrre il formaggio ed invitare il casaro a pranzo. Una “casareda” all’anno ( a Favrio il giorno di S.Antonio) era destinata al parroco od al curato. Il compenso del casaro consisteva in circa il 10% del prodotto che rimaneva di sua proprietà. Il latte venica munto e portato al caseificio due volte al giorno e l’edificio in cui era ospitato diventava un fondamentale punto di incontro per tutta la popolazione.

Tra il 1950 ed il 1960 scompaiono, per le mutate condizioni economiche, tutti i caseifici turnari delle frazioni; i produttori di Favrio e Stumiaga confluiscono in quelli di fiavé, situato nell’attuale edificio comunale, che gia nel 1948 era passato alla forma di caseificio cooperativo dove veniva sostituito alla assegnazione dei prodoti un compenso in denaro per il casar ed i soci. Nel 1972, a seguito di un ulteriore allargamento della compagine sociale al Lomaso, Bleggio e Stenico, si rende necessaria la costruzione di un nuovo stabile e poco dopo, nel 1973, la cooperativa assume la denominazione di “Caseificio delle Giudicarie Esteriori”.

Fino a questa data la produzione principale, pure in aumento, era rimasta quella del burro e del formaggio (soppratutto Asiago), ma nel 1982 si comincia a puntare ad una diversificazione dei prodotti in particolare iniziando a produrre la mozzarella. Quando nel 1987, viene incorporato il caseificio delle valle di Ledro, si comincia a pensare alla realizzazione di uno stabilimento che risponda alle nuove esigenze.

Nel 1995 viene incoporato il caseificio Rendena-Chiese. dal 1 gennaio 1996 nasce il “Caseificio Sociale Pinzolo-Fiavé-Val di Ledro e Chiese”……